Una storia di visione, alleanze e cooperazione internazionale. Dalla Toscana all’Europa (e oltre).
Nel cuore di Firenze, tra le volte del Mercato Storico di San Lorenzo, è nata un’idea semplice ma rivoluzionaria: mettere in rete i mercati storici coperti d’Europa e del mondo per affrontare insieme le sfide della contemporaneità.
Digitalizzazione, sostenibilità, cambiamento delle abitudini di consumo, turismo, relazione con le comunità locali: i mercati non sono solo luoghi di scambio economico, ma anche identitari e culturali.
Oggi quell’idea ha preso forma concreta: “Stiamo creando non solo un’Associazione, ma una comunità viva di pratica, capace di condividere esperienze, modelli replicabili e azioni comuni. Il futuro dei mercati passa dalla cooperazione.”
Ottobre 2025: una firma che fa storia
Nel mese di ottobre 2025 è stata ufficialmente costituita a Firenze l’Associazione Internazionale dei Mercati Storici Coperti, grazie all’impegno congiunto dello Storico Mercato di San Lorenzo e della Boqueria di Barcellona. Due realtà simbolo che hanno scelto di fare rete per innovare, tutelare e rilanciare i mercati come cuore vivo delle città.
L’iniziativa, nata sotto l’impulso di Eurosportello Confesercenti di Firenze, storico partner della rete Enterprise Europe Network, è frutto di un lavoro silenzioso ma intenso durato oltre un anno, con il coinvolgimento di giuristi, esperti UNESCO, referenti istituzionali e advisors di Enterprise Europe Network provenienti da Irlanda, Spagna, Germania, Danimarca, Lettonia, Ungheria, Giappone.
Da Firenze a Bruxelles: la rete conquista l’Europa
Il 4 novembre 2025, una delegazione dell’Associazione è stata accolta dalla Commissione Europea – DG GROW e da rappresentanti del Parlamento Europeo per presentare ufficialmente il progetto e avviare una collaborazione strategica nell’ambito della campagna europea #RevitalizeRetail, mirata alla rigenerazione del commercio al dettaglio, soprattutto nei centri urbani.
Contestualmente, è stato richiesto il supporto formale della Commissione per l’avvio della procedura di riconoscimento UNESCO dei mercati storici coperti come beni culturali materiali e immateriali, con un primo incontro con l’Ufficio UNESCO di Parigi a fine novembre 2025.
Promozione e impatto: il ruolo di EEN
Il supporto della rete Enterprise Europe Network è stato determinante non solo nell’accompagnamento tecnico, ma anche nel facilitare incontri chiave, costruire connessioni internazionali, avviare i primi Digital Maturity Assessment e Sustainability Assessment per i mercati coinvolti.
Questi strumenti, gratuiti grazie alla rete, permettono ai mercati di definire il proprio livello di digitalizzazione e sostenibilità e creare una strategia evolutiva condivisa.
Firenze capitale del confronto
L’11 novembre 2025, la nuova Associazione è stata protagonista, insieme al Mercato di Nishiki di Kyoto, a BTO – Buy Tourism Online, evento promosso dalla Camera di Commercio di Firenze e da PromoFirenze.
Nel panel, i rappresentanti di Firenze, Barcellona e Kyoto hanno discusso del ruolo dei mercati tra autenticità, innovazione e turismo.
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Nel frattempo, come riportato anche da El Duomo Magazine, l’accordo strategico firmato tra lo Storico Mercato di San Lorenzo di Firenze e Toscana Promozione Turistica apre nuove strade per la valorizzazione dell’identità enogastronomica locale, attraverso il brand Vetrina Toscana.
E ora?
Il 2026 si preannuncia un anno chiave per il progetto:
- Apertura ufficiale delle iscrizioni ad altri mercati europei e internazionali
- Partecipazione alla campagna europea #RevitalizeRetail
- Cerimonia di premiazione della European Capital of Small Retail (Bruxelles, 28 gennaio 2026)
- Nuova Call European Capital of Small Retail (prevista per la primavera 2026)
In tutto questo, l’Enterprise Europe Network continuerà a supportare la crescita dell’Associazione, favorendo scambi di buone pratiche, partenariati e progetti congiunti.
Una storia europea con radici locali
Quella dei mercati storici è una storia di resilienza. Di persone. Di comunità.
E oggi è anche una success story dell’Enterprise Europe Network: perché valorizzare il patrimonio culturale può andare di pari passo con l’innovazione, la digitalizzazione e lo sviluppo sostenibile.
Nuove città. Nuovi mercati. Nuove opportunità per il commercio del futuro.